era fuori Barcellona di “soli” 15 km, e ogni volta tra andare e tornare perdevamo circa 3 ore al giorno!!! Il tempo è stato sempre soleggiato ma in tutto il viaggio siamo stati accompagnati da un vento costante e freddo, specialmente la sera. Barcellona si gira tranquillamente in 3 giorni anche perché gode di mezzi di trasporto molto efficienti. L’aeroporto dista 12 km dal centro città, raggiungibile con navette (3.45 €), bus (1 € circa), treno (2.20 €) e taxi (16 € circa). Per gli spostamenti sia in autobus che in metro ci sono degli abbonamenti a giorni (3 gg 11.30 €) o a corse (10 corse 5.80 €). La singola corsa costa poco più di 1 €.
Un tour della città può partire dalla Rambla, la via più famosa e frequentata di tutta Barcellona, che parte da Placa de Catalunya e arriva fino al mare. Partendo dal mare la prima piazza che si incontra è quella di Placa Portal de la Pau (Metro: drassanes). Proseguendo lungo la Rambla si trovano il mercato coperto della Boquerìa, il Monastero di Sant Pau Del camp (su una via adiacente) , Palau Guell, prima opera di quel genio di Gaudì, Placa Reial, dove potete fermarvi a fare un aperitivo con sangria accompagnata dai famosi tapas (aperitivo che costa come una cena!). Oltrepassando Placa Reial, nelle vie adiacenti alla Ramala, si incontra da una parte il quartiere di El Raval (Metro: liceu) e dall’altra quello del Barri Gotic (Metro: jaumei), qui si può visitare la Catedral, la Basilica Santa Maria del Pi e diversi musei tra cui il museo di Picasso. Altro quartiere molto frequentato è la Barceloneta, famosa di giorno per i suoi ristoranti e di notte per i numerosi locali. Tramite la Rambla de mar si arriva al Maremagnum, nuovissimo complesso di negozi, fast food, ristoranti e discoteche (frequentate specialmente da scolaresche). Di fianco al Maremagnum si trova l’Aquàrium, il più grande acquario d’Europa (circa 15 €).
Proseguendo per la passeggiata de la Barceloneta si arriva al Port Olimpic, luogo turistico molto animato di notte. Qui si trovano piccoli locali, uno attaccato all’altro, con ingresso gratuito, questo porta i turisti a consumare parecchio all’interno, quindi si vedono spesso ragazzi e ragazze che girano ubriache da un locale all’altro. Si prosegue poi la visita della città in un tour che tocca le principali opere di Gaudì, partendo, per esempio, da Parc Guell. Per visitare Parc Guell si scende alla fermata della metro Vallcarca e per arrivare fino al parco si sale una ripida scalinata sulla quale si alternano scale mobili per facilitarne la salita, ma credo che non funzionino quasi mai (noi non abbiamo avuto la fortuna di utilizzarle!) Dopo la faticaccia si è comunque ripagati dalla visita al parco che secondo me è la cosa più bella di Barcellona. All’origine il parco nacque con lo scopo di creare una “città-giardino”, ma alla morte di Gaudì erano stati creati soltanto il parco e due edifici. Molto bella la sala delle cento colonne, la scalinata, la salamandra a mosaico e la panchina ondulata. Si prosegue poi, in metro verso la Sagrada Familia (Metro: sagrada familia). Questa è in assoluto il simbolo della città, affidato alle mani di Gaudì nel 1883, a costruzione già avviata, ed ancora oggi, a distanza di quasi 80’anni dalla sua morte, rimane un’opera incompiuta. Da fuori questo edificio sembra un enorme castello di sabbia, l’entrata è di 8 €, il biglietto consente la visita interna ma per salire sulla torre si paga un altro biglietto. Noi siamo entrati ma sinceramente tornando indietro non lo rifarei, non ne vale la pena, l’interno è soltanto un cantiere a cielo aperto. Dalla Sagrada Familia si prosegue fino a la Pedrera (Metro: rossellò), anch’essa opera di Gaudì, è un palazzo dalle linee curve e sinuose. Entrata: circa 5 €. Proseguendo sulla Passeig de Gracia si incontra Casa Battlò (15 €), opera di Gaudì, Casa Amatller, e Casa Lleò Morera. Altro quartiere che merita una visita è quello, forse più vasto, di Montjuic.
Si parte da Placa Espanya (Metro: espanya), proseguendo si incontra la Font magica, è una gigantesca fontana che offre uno spettacolo di luci ed acqua solo di sera, dopo le 19. Il tragitto che da qui parte per arrivare fino al castello di Montjuic è molto lungo da fare a piedi, quindi consiglio di prendere i minibus che passano e scendere di volta in volta presso i luoghi di interesse. Per chi non ha molto tempo da Placa Espanya partono dei bus turistici che con circa 16-18 € vi fanno fare il giro completo. Prima si arrivare al castello si passa per l’Anella Olimpica, complesso sportivo al centro del quale si trova l’Estadi Olìmpic (Stadio Olimpico), che può contenere 65.000 persone. A lato dello stadio si trova la Galeria Olimpica, fotografie, video e materiale sui giochi olimpici svolti a Barcellona nel ‘92. A ovest dello stadio si trova la torre Calatrava . Salendo si arriva al punto più alto, Castell de Montjuic. Da qui si ha una spettacolare vista del porto. Si conclude così la nostra visita a questa città, sicuramente molto colorata, ospitale, allegra e giovanile ma anche, secondo il mio parere, molto sopravvalutata a livello artistico. Mando un salutone ai miei compagni di viaggio Eleonora, Claudia, Marco e Damiano.
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