Lo dico sinceramente, la Romania non ha mai fatto parte della famosa lista di viaggi da fare, non occupava neanche gli ultimi posti, anzi credo di non averla mai nominata in vita mia, almeno non fino a poco tempo fa quando la mia amica Emanuela mi ha chiesto di accompagnarla a Bucarest in uno dei suoi viaggi lampo, quelli che per cena sei già a casa. Invito che ovviamente ho accettato senza nessuna titubanza, e che ho già raccontato in un precedente post. (QUI)
Grazie a lei si è accesa la mia curiosità verso questo paese e grazie alle bellissime foto delle blogger Manuela Vitulli e Velentina Meloni ho iniziato a interessarmi sempre più alla Transilvania, regione che deve la sua notorietà al conte Dracula.
Sapete come vanno queste cose, no?
Inizi a leggere articoli, vedi foto sul web, scopri che la Lonely Planet la inserisce tra le “nuove” mete da visitare, hai delle amiche che ti chiedono di organizzare un fine settimana in Europa, Ryanair ti propone il volo ad un prezzo stracciato e – per farla breve – mi ritrovo all’aeroporto di Bucarest per la seconda volta nel giro di 3 settimane.
Questa volta siamo in 7 (una in più rispetto alla Provenza), noleggiamo un’ auto (se continuiamo ad aumentare dovrò prendere la patente D), impostiamo il navigatore e percorriamo in tutta tranquillità i nostri primi 111 chilometri direzione Sinaia, più precisamente Peles.
A detta di molti il castello di Peles è il più bello di tutta la Romania, e anche se nel mese di novembre rimarrà chiuso per lavori di manutenzione, noi siamo intenzionate ad andare lo stesso.
La macchina deve essere lasciata in un parcheggio prima di procedere a piedi per una decina di minuti attraverso boschi meravigliosi, che in questo periodo riempiono gli occhi di colori caldi, dai toni rosso e giallo.
In Transilvania ho riscoperto la spettacolarità dell'autunno. E' stato impossibile rimanere indifferente alla bellezza dei paesaggi naturali che caratterizzano questa regione.
L’aria non è ancora fredda, è una bellissima giornata di sole, il cielo è limpidissimo e questo non fa che esaltare il bianco del castello, che spunta all’improvviso davanti ai nostri occhi.
Il castello di Peles sembra uscito da una fiaba della Walt Disney, è semplicemente incantevole.
Lasciamo Sinaia alle spalle, questa volta dobbiamo percorrere solo 50 chilometri per raggiungere il più ben noto castello di Bran, meglio conosciuto come il castello di Dracula.
I nuvoloni neri che hanno improvvisamente coperto il cielo e il pavimento scricchiolante sotto i nostri piedi non sono comunque riusciti a rendere “paurosa” la visita. Il castello di Bran di tetro non ha praticamente nulla, forse perché in verità il conte Vlad Tepes qui c’è passato solo di sfuggita, ma evidentemente questo è bastato per creare il mito che oggi affascina molti turisti.
Circondato da splendide montagne, il castello di Bran si ammira molto meglio da lontano che dal suo interno. A me non ha particolarmente entusiasmato, ma arrivati fin qui forse spendere i 25 lei per la visita è quasi un dovere.
Vi avviso però, di vampiri neanche l’ombra!!!
A pochi chilometri da Bran è impossibile non notare una gigantesca scritta in stile hollywoodiano che svetta dall’alto di una montagna. Si tratta di Rasnov, un piccolo villaggio fortificato che volevamo visitare ma che purtroppo, vista l’ora, non siamo riuscite a farlo. (chiude alle 17).
Così dopo qualche foto ci rimettiamo in macchina e proseguiamo fino a raggiungere Sighisoara (2 ore circa) dove arriviamo che è ormai buio.
La cittadella medievale di Sisghisoara è semplicemente stupenda.
Questo paesino colorato è caratterizzato da strette viuzze acciottolate, case dai tetti spioventi, una torre dell’orologio, bastioni, qualche chiesa e un cimitero che, dall’alto di una collina, offre una splendita vista su tutta la città.
Si dice che Vlad Tepes sia nato proprio qui, e per gli amanti del genere è possibile visitare la casa del famoso conte, che oggi ospita anche un ristorante.
Terminiamo la visita di Sighisoara prima del previsto, così ci rimettiamo in macchina dirette verso il piccolo borgo di Viscri dove c’è una delle chiese fortificate sassoni presenti in Romania, dichiarata patrimonio dell'umanità dall’Unesco.
Avete presente la serie televisiva “ The walking dead ” ???
Ecco, Viscri è esattamente il set perfetto nel caso in cui gli sceneggiatori volessero spostarsi in Romania.
Una manciata di case celesti con le finestre (serrate) in legno, stalle apparentemente abbandonate, un cimitero, un piccolo bar con tutti i frigoriferi spenti e la famosa chiesa fortificata, talmente fortificata che non siamo riuscite ad entrare per visitarla!!!
In questo piccolo borgo circondato da aspre colline dove il tempo si è fermato a qualche secolo fa, dove gli unici incontri sono stati quelli fatti con oche e tacchini, la cosa che mi è venuta da pensare è stata “”ma come cavolo c’è arrivato l’Unesco da queste parti???””
Io non ho idea, ma sono stata contenta di questa deviazione. Viscri rispecchia esattamente il tipico borgo romeno, qualcosa di veramente autentico e mai visto prima.
A un'ora e mezza d'auto da Viscri, in direzione di Bucarest, ci fermiamo a Brasov, pittoresca città medievale circondata da mura lunghe 3 chilometri.
Brasov è ordinata, pulita, colorata e piccolina. Il centro storico è veramente un gioiellino e si gira tranquillamente a piedi.
Difficile non notare la maestosa chiesa nera, la più grande chiesa gotica della Romania, l'unico tocco scuro tra edifici e case color pastello.
Anche a Brasov è possibile perdersi in lunghe passeggiate tra i boschi. Esiste un sentiero, fuori dalle vecchie mura medievali, che sale in cima alla montagna dove svetta la scritta che riporta il nome della città (ma allora è un vizio!!!).
I più prigri, al costo di 10 lei, possono salire con la teleferica e godere di una spettacolare vista panoramica.
Non possiamo lasciare Brasov senza aver assaggiato un dolce tipico del posto, i kurtoskalacs, rotoli di pasta vuoti cotti sulla brace e ricoperti di zucchero ... una vera delizia!!!
Quando viaggiamo siamo tutti alla ricerca di autenticità, ma nella maggior parte dei casi il turismo cancella quello che di autentico un posto possa conservare. Questo non vale per la Romania, almeno non per ora.
La Romania è ciò che di più autentico io abbia visto nel mondo.
La Transilvania è una regione pittoresca, misteriosa e affascinante. Ricca di boschi e parchi nazionali, borghi medievali, chiese fortificate e castelli avvolti da miti e leggende, la Romania è una terra di straordinaria bellezza che va assolutamente vista.
Il nostro itinerario di due giorni:
Sabato : Aeroporto Bucarest - Castello di Peles - Castello di Bran - arrivo a Sighisoara
Domenica: Sighisoara - Viscri - Brasov - aeroporto di Bucarest
Consigli:
✔ La macchina a noleggio è essenziale se si vogliono visitirare borghi e paesini fuori dalle città più grandi. Viscri ad esempio non è raggiungibile con nessun mezzo pubblico.
✔ In Romania hanno una guida un pò spericolata, la strada principale è una e anche se in ottime condizioni, vista l'assenza di guardrail o spartitraffico, di notte non è bellissimo guidare.
✔ Attenzione ai tempi di rientro verso l'aeroporto di Bucarest. Nel tratto di strada successivo a Brasov abbiamo imipegato 2 ore per fare circa 60 chilometri (dei 150 totali) a causa di un traffico intenso rischiando di perdere il volo di rientro!!! Ci hanno detto che non è stato un caso, a quanto pare questa zona è sempre molto trafficata.
✔ Super consigliato il nostro hotel di Sighisoara, Pensiunea Gasthaus Alte Post. Abbiamo spespo 10€ a notte per dormire in una bellissima camera, calda e arredata con gusto e con frigo bar a completa disposizione (incluso nel prezzo!!!)
✔ A Sighisoara dopo le 20 è difficile trovare un ristorante che vi faccia cenare.
✔ Se cercate un posticino intimo ed elegante dove assaggiare piatti tipici cucinati divinamente, Casa Georgius Krauss è il posto giusto. Mi raccomando lasciatevi uno spazietto per il dolce, il tortino al cioccolato caldo con gelato fatto in casa è delizioso!!!